Migliorare la sensibilità insulinica

da | Giu 12, 2017 | Blog

L’insulina è un ormone molto importante che controlla i livelli di zucchero nel sangue.
Viene prodotta dalle cellule beta del pancreas ed è necessaria affinché lo zucchero passi dal sangue alle cellule per essere utilizzato e/o immagazzinato.
Quando ci troviamo in una condizione di resistenza insulinica il glucosio non può entrare nelle cellule, il suo livello nel sangue rimane quindi elevato.
Quando il glucosio è elevato il pancreas produce ulteriore insulina per tentare di ridurlo. I recettori per l’ormone diventano resistenti.
Il pancreas iper stimolato da livelli di glucosio elevati cronicamente perde la sua funzionalità, l’iperglicemia causa danni ad organi e nervi ed infiammazione.
La sensibilità all’insulina, ovvero la capacità delle cellule di ricevere e rispondere al segnale insulinico, può essere migliorata e quindi proteggere dal rischio di malattie come il diabete, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

– Dormire un numero di ore tra 7 e 9 h per notte aiuta a mantenere l’equilibrio di molti ormoni, tra cui l’insulina. Rispettare i ritmi circadiani è molto importante per il corretto e armonioso funzionamento delle funzioni vitali e del metabolismo.
– Praticare con regolarità esercizio fisico, aerobico e anaerobico, con allenamenti variati che interessino tutto il corpo. Molto consigliato l’allenamento funzionale e l’interval training alternando intensità elevata e moderata.
– Riduzione dello stress: quando ci troviamo in una condizione di stress cronico aumentano i livelli di cortisolo e catecolamine come in uno stato di allerta e pericolo. Il cortisolo e le catecolamine fanno sì che il glucosio venga liberato nel sangue per essere pronti a far fronte al pericolo e aumentano la resistenza insulinica. Questa situazione è pericolosa se protratta nel tempo.
– Mantenere un peso corporeo adeguato, o meglio una composizione corporea adeguata, riducendo il grasso viscerale ed addominale (pro infiammatori).
– Aumentare il consumo di fibre, in particolare quelle solubili in grado di modulare l’assorbimento dei nutrienti e di nutrire il microbiota, importantissimo regolatore della risposta ormonale, immunitaria ed infiammatoria.
– Consumare vegetali ortaggi e piccoli frutti di stagione, colorati, ricchi di vitamine, minerali, fibre, acqua biologica e anti ossidanti che migliorano la sensibilità insulinica.
– Usare le spezie in cucina, in particolare curcuma, zenzero, cannella, aglio.
– Bere the verde in foglie aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina, è anti ossidante.
– In cucina usare aceto di mela non pastorizzato per le sue proprietà insulino sensibilizzanti.
– Contenere il consumo di carboidrati preferendo quelli naturalmente presenti in verdure e frutta, in ogni caso a basso carico glicemico (dosi controllate di legumi, cereali integrali – preferibilmente senza glutine – e tuberi/patate).
– Eliminare grassi vegetali idrogenati e oli raffinati, grassi trans di origine industriale contenuti nella maggior parte dei prodotti da forno e fritti industriali.
– Eliminare lo zucchero e qualsiasi altro dolcificante…
– In alcuni casi è utile qualche forma di integrazione (secondo indicazione di personale esperto) come: cromo, magnesio, vitamine del gruppo B, acido alfa lipoico, berberina, resveratrolo.

Una bassa sensibilità all’insulina può portare ad avere livelli cronicamente elevati di glucosio nel sangue e aumentare il rischio di diabete, obesità, malattie cardiovascolari e neurologiche…fortunatamente abbiamo la possibilità di fare molto per migliorarla, mantenendo la “calma insulinica” con uno stile di vita e scelte alimentari consapevoli!

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