Intestino Permeabile – Leaky Gut

da | Ott 29, 2015 | Blog

Sempre più spesso si sente parlare di “leaky gut”, termine che sta ad indicare una sindrome intestinale, per tradurla in italiano sindrome dell’intestino permeabile.
Ma di che cosa si tratta?
Il nostro intestino è un “tubo” molto lungo, altamente innervato e vascolarizzato. Le pareti esterne sono in rapporto con il liquido interstiziale della cavità addominale, con i vasi sanguigni e con il sistema immunitario.
Un vero e proprio sistema immunitario intestinale, GALT (gut associated lymphoid tissue).
Le pareti interne del lume (mucosa intestinale) sono rivestite di un tessuto epiteliale (enterociti) che funge da superficie di scambio e assorbimento selettivo rispetto a ciò che transita nel tubo digerente.
Si definisce membrana selettiva poichè una parete intestinale sana ed integra discerne ciò che deve/può essere assorbito dai prodotti di scarto (tossine, batteri etc), che invece devono essere eliminati.
Nella sindrome da leaky gut questa membrana tanto importante non funziona più bene e lascia passare indiscriminatamente frammenti di proteine (glutine) troppo grandi, batteri, tossine, residui di farmaci, particelle di cibo, inquinanti…che a loro volta possono trascinarsi via minerali e vitamine per noi vitali come zinco, ferro, calcio, vitamina B12…
Tali sostanze attraversano la parete intestinale e vengono a contatto con i vasi, i nervi ed il sistema immunitario, scatenando una risposta immunitaria, infiammazione, sviluppo di intolleranza e allergie alimentari, disordini autoimmuni…a loro volta tutte queste problematiche incrementano il danno intestinale e l’infiammazione delle cellule intestinali (enterociti), formando dei veri e propri “buchi”.
Dall’intestino attraverso il circolo linfatico e sanguigno le “tossine” raggiungono tutto il corpo, organi, tessuti, cervello!

I sintomi più frequenti della sindrome dell’intestino permeabile sono:
– Gonfiore
– Intolleranze o ipersensibilità alimentari
– Disordini della tiroide
– Stanchezza cronica
– Dolore ed infiammazione articolare
– Mal di testa
– Patologie dermatologiche
– Problematiche digestive, stipsi, diarrea, colon irritabile, malattie infiammatorie inetstinali
– Aumento di peso
– Sindrome metabolica
– Accumulo di grasso addominale (sindrome “x”)
– Depressione, ansia
– Malattie autoimmnuni

Tra le cause (anche se non sono ancora ben chiari i meccanismi eziopatogenetici):
– Dieta inadeguata, carente in micronutrienti, ad alta infiammazione
– Stress cronico
– Inquinamento, tossine, farmaci
– Infiammazione cronica intestinale
– Disbiosi intestinale

Una dieta inadeguata, spostata verso il consumo prevalente di zuccheri, dolcificanti artificiali, cereali e farine raffinate, oli vegetali, glutine, alimenti lavorati o industriali, OGM, carne e pesce e latticini di animali da allevamenti intensivi, aumenta la probabilità di sviluppare una leaky gut.
In modo particolare il consumo di zucchero, aggiunto alla bevande o quello nascosto in moltissimi prodotti da forno, è tra le principali cause. Esso è responsabile di una grave alterazione della flora batterica intestinale, creando una prevalenza di batteri “cattivi” in grado di produrre tossine che rischiano di passare attraverso la parete intestinale, quindi arrivare in circolo.

Gli stessi cereali e farine derivate, nella forma raffinata, e se come componente principale della dieta, possono essere dannosi.
Il modo migliore di consumarli (così vale per i legumi che vanno prima ammollati una notte intera in acqua e risciacquati bene) è nella loro forma integrale, germogliata o tenuti in ammollo per 1 notte intera. Con attenzione alle quantità.
Il consumo di carne e pesce, uova e latticini dovrebbe provenire da animali da pascolo, che mangiano prevalentemente erba per la maggior parte dell’anno. Vengono definiti animali grass-fed, il pesce selvaggio o pescato. Per i latticini si consiglia di variare tra quelli di capra, pecora e vaccini, naturali, crudi, fermentati (latte crudo, yogurt naturale, kefir naturale d’acqua o di latte di cocco, formaggi di capra, pecora, vaccini, da latte crudo come il nostro monte Veronese).

Un fattore protettivo importante è dato dal consumo quotidiano di vegetali di colori diversi, crudi, cotti e nella forma fermentata (tipo i crauti prodotti a casa in modo che gli unici ingredienti siano cavolo, sale ed eventualmente acqua depurata), frutta di stagione, biologica, integra.

Noci e semi oleosi sono una miniera di micronutrienti, grassi e proteine. Anche questi se consumati dopo un ammollo di una notte risultano meglio tollerati ed innocui.

L’approccio che molti medici americani con ormai anni di esperienza nel trattare casi di leaky gut si riassume in:

– Remove: rimuovere i fattori causali dietetici, l’abuso di farmaci, l’inquinamento.
– Replace: sostituire una dieta infiammante con cibi curativi (per fare qualche esempio: brodo di carne fatto in casa, latticini da latte crudo, verdure fermentate, olio di cocco, latte di cocco naturale, semi e cereali germogliati o comunque tenuti in ammollo una notte, verdure al vapore e frutta fresca matura di stagione, carni e uova di animali da pascolo, pesce pescato o selvaggio, olio extravergine di oliva).
– Repair: riparare il danno intestinale con l’aiuto di un’adeguata integrazione (enzimi digestivi, probiotici, l-glutammina, inositolo).
– Reinoculate: ripristinare la flora batterica intestinale con probiotici e prebiotici.

Salvaguardare il proprio intestino attraverso ciò che mangiamo ed il nostro stile di vita = salvaguardare la propria salute.

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