Prima di tutto niente fretta!
“Con divezzamento si intende il passaggio da un’alimentazione esclusivamente lattea ad un’alimentazione semi-solida e poi solida, con alimenti complementari diversi dal latte materno” (cit.).
I diversi organismi e società scientifiche (OMS, EFSA, ESPGHAN, American Academy of Pediatrics) concordano nel raccomandare l’allattamento esclusivo sino al 6° mese e/o in ogni caso non prima della 17°settimana).
L’allattamento al seno offre benefici per la mamma e per il bambino (immunomodulazione, equilibrio ormonale e metabolico, aspetto psicologico, relazione mamma-bambino).
Anche per quanto riguarda il ferro, l’allattamento al seno esclusivo garantisce adeguate riserve in lattanti nati a termine.
Quando mamma e bambino saranno pronti per iniziare il divezzamento, a partire dal 6° mese in avanti, si introdurranno altri alimenti di consistenze e forme diverse, assecondando la curiosità del bimbo.
La prosecuzione dell’allattamento al seno anche durante lo svezzamento porta ulteriori benefici a mamma e bambino.
Per il bambino: ruolo protettivo contro le infezioni gastrointestinali e respiratorie e la morte in culla; riduzione dell’incidenza di alcuni tumori pediatrici (linfomi e leucemie), riduzione del rischio di futura obesità, diabete tipo2 , malattie cardiovascolari; effetto positivo sullo sviluppo neuro-cognitivo.
Per la mamma: riduzione del rischio del cancro al seno e all’ovaio, del diabetie tipo2; ritorno al peso precedente agevolato.
Il ministero della salute incoraggia l’allattamento fino a quando mamma e bambino ne hanno bisogno, anche dopo 1 anno di vita.
Intorno a 6 mesi la maturazione intestinale e lo sviluppo neurologico sono tali da permettere al bimbo di entrare in contatto con alimenti diversi dal latte materno, è in grado di osservare, indicare, afferrare, deglutire.
Le prescrizioni di introduzione graduale secondo il principio di allergenicità lasciano oggi spazio ad una modalità più libera, di interazione con la famiglia, presentando il cibo a tavola e offrendo ciò verso cui il bimbo mostra interesse e curiosità. Questo a patto che siano presenti solo alimenti idonei, senza sale e zuccheri, per consentirgli di provare/toccare/sperimentare con sapori, consistenze e forme diverse (avvicinandosi al concetto di autosvezzamento, alimentazione complementare a richiesta in cui l’allattamento al seno rimane come base e si completa assecondando la curiosità del bimbo).
Sarà importante anche l’idratazione con acqua, prima soddisfatta totalmente dall’allattamento esclusivo.
Il ministero della salute inoltre spiega come gli studi più recenti dimostrino che l’introduzione tardiva di alimenti allerizzanti non previene lo sviluppo di allergie e/o celiachia nei soggetti predisposti.
Dopo l’anno di vita è possibile introdurre gradualmente il latte vaccino, non superando i 200-400 ml al giorno.
Le preparazioni dovranno essere senza sale e zuccheri e le porzioni adatte al fabbisogno e alla crescita.
Le linee guida indicano una distribuzione in nutrienti di circa 50% carboidrati, 40% grassi, 10% proteine.
Vanno evitato alimenti scremati perché i grassi sono importantissimi per la crescita, in particolare quelli provenienti dal pesce (pescato nel mar mediterraneo possibilmente) ricchi di omega 3 (in particolare DHA).
Qui www.autosvezzamento.it potete trovare ottime indicazioni sull’autosvezzamento, di seguito alcuni consigli pratici:
• Tenere sempre il bambino a tavola con i genitori, non appena è in grado di stare seduto con minimo appoggio sul seggiolone o in braccio
• Alimentare con solo latte fino al compimento dei sei mesi, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
• Aspettare le richieste di cibo del bambino, di solito il tentativo di raggiungerlo con le mani o uno sguardo sostenuto ed eccitato
• Soddisfare qualsiasi sua richiesta, sempre e ovunque, purché si tratti di cibo idoneo a giudizio dei genitori
• Smettere gli assaggi se il bambino smette di chiederli, o se il pasto della famiglia è finito
• Non cambiare ritmi e durata dei pasti dei genitori: il bambino deve, necessariamente, e lo farà senza alcuno sforzo, prendere il loro ritmo
• L’allattamento materno prosegue a richiesta fin quando la mamma e il bambino saranno, entrambi, d’accordo a continuarlo.







