Questione di carne: la maggior parte delle persone che incontro consuma prevalentemente pollame, molto raramente carne rossa, maiale. Probabilmente con l’idea di scegliere qualcosa di più sano.
I polli di allevamento convenzionale (intensivo), quelli che si trovano al supermercato in grande distribuzione, sono animali trattati con alte dosi di ormoni per farli crescere rapidamente e di antibiotici affinché non si ammalino.
Animali ruspanti, di allevamenti all’aperto e non intensivo, sono certamente migliori.
Ma sapete che la carne di pollo, indipendentemente dal tipo di allevamento, rimane comunque una carne con un profilo in acidi grassi sfavorevole? Ebbene sì, il contenuto di omega 6 (acidi grassi pro infiammatori) è di circa il 20%, quasi come quello di alcuni oli vegetali.
Da alcune ricerche sembrerebbe che il profilo in acidi grassi non dipenda strettamente dal tipo di allevamento e dal fatto che si tratti di pollo biologico o non biologico.
Uno dei fattori determinanti sembra essere il tipo di dieta; quando il pollo è nutrito prevalentemente con cereali e soia il rapporto omega 6: omega 3 peggiora. Pollo nutrito con soia ha un rapporto 8:1 rispetto ad un pollo nutrito senza soia 3:1.
Per ridurre l’apporto di omega 6 è consigliabile scegliere tagli più “magri” del pollo come il petto. La pelle e le ali contengono più grassi e quindi omega 6!
Il pollo è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B, in particolare di niacina e B6, nettamente superiori alla carne rossa.
La carne rossa è tuttavia superiore per quanto concerne il contenuto in ferro, B12, zinco.
Il maiale è una fonte maggiore di selenio e tiamina rispetto al pollo.
(In allegato due tabelle comparative pollo vs manzo e pollo vs maiale).
Il pollo contiene proteine di alto valore biologico, complete, importantissime per le funzioni cellulari, per il sistema immunitario, per l’effetto sulla termogenesi, per il potere saziante. E’ una valida fonte proteica con un contenuto relativamente basso in ferro, adatta a chi soffre di disordini riguardanti i depositi di ferro come l’emocromatosi.
Il fegato di pollo è una miniera di nutrienti come vitamina B12, vitamina A, folati, niacina, riboflavina, acido pantotenico e selenio.
Altre parti del pollo come collo, zampe, carcassa/ossa sono ottimi ingredienti per un buon brodo gelatinoso (parti con abbondante tessuto connettivo), ricchissimo in glicina e prolina.
Dal pollo possiamo trarre quindi importanti nutrienti e micronutrienti, ma deve essere inserito in una dieta variata in cui siano ben presenti gli omega 3 del pesce ed dei prodotti della pesca, della carne rossa grass-fed, eccellente fonte di ferro, B12 e zinco.
Più la dieta è varia più è completa e bilanciata!
Biblio in www.thepaleomom.com







