Endometriosi e Microbi

da | Dic 28, 2019 | Blog

ENDOMETRIOSI E MICROBI

L’endometriosi è una patologia complessa le cui cause non sono del tutto chiare. Si tratta di una malattia con una grande componente infiammatoria, caratterizzata da sintomi quali dolore pelvico cronico, dolore durante e/o intorno al ciclo mestruale, dolore nei rapporti sessuali, sintomi intestinali, stanchezza invalidante, umore basso, irritabilità, ansia.

Tra i fattori di rischio: la presenza di familiarità per la patologia stessa, anomalie anatomiche che favoriscono una mestruazione retrograda, età del menarca precoce, dominanza estrogenica, interventi chirurgici a livello uterino.

Tra le cause identificate:
Flusso mestruale retrogrado, che risale le tube, portando con sé cellule endometriali
Forme congenite
Interventi chirurgici a livello pelvico
Sistema immunitario inefficiente
Elevati livelli infiammatori da stress chimico, biologico, fisico
Contaminazione batterica

La più recente ipotesi è proprio quest’ultima, quella che coinvolge la contaminazione batterica nel fluido mestruale e nel fluido peritoneale.

L’endometriosi risente del fattore ormonale, in particolare dei livelli di estrogeni. Questi regolano la fase proliferativa del ciclo mestruale, durante la quale vi è una crescita del tessuto endometriale, anche di quello non in sede uterina.
Gli estrogeni regolano a loro volta il sistema immunitario e l’espressione e la sensibilità dei recettori TLRs (toll like receptors) presenti sulle cellule dell’immunità innata e adattativa, su cellule epiteliali ed endoteliali.
Una volta attivati i TLRs danno inizio ad una risposta immunitaria ed infiammatoria, con produzione di citochine e fattori di crescita che favoriscono la proliferazione delle cellule endometriali.

I TLRs riconoscono antigeni (sostanza o molecola, spesso di natura proteica in grado di attivare una risposta immunitaria e infiammatoria) endogeni ed esogeni.
Tra gli antigeni esogeni sono presenti i lipopolisaccaridi (LPS) di membrana di batteri gram -, particolarmente presenti nella fase secretiva del ciclo mestruale.

I LPS possono derivare dalla vagina e/o dall’intestino.

La presenza di endotossine (LPS) nel fluido mestruale è da 4 a 6 maggiore nelle donne affette da endometriosi. Ed è molto più elevato nel fluido peritoneale durante la fase mestruale.

I batteri e i LPS possono provenire dall’intestino, passando nella pelvi; dalla vagina, causando contaminazione del fluido mestruale.
Il sangue mestruale contaminato, in presenza di flusso retrogrado può causare un’endotossiemia nel fluido peritoneale.
I LPS presenti nella pelvi attivano i TLRs e la risposta immunitaria ed infiammatoria, la produzione di citochine e fattori di crescita con effetto proliferativo che si somma a quello dato dagli estrogeni.

La contaminazione del sangue mestruale da parte di E.Coli (proveniente dalla vagina) e LSP correla con:
Aumento di PGE2, una citochina infiammatoria (che tra l’altro aumenta l’attività dell’aromatasi, enzima che converte il testosterone in estrogeni, peggiorando una già presente dominanza estrogenica)
Riduzione di peptidi antimicrobici e inibitori delle proteasi soprattutto nella fase mestruale (quando i valori di estrogeni sono più bassi)

La presenza di cellule endometriali al di fuori della sede uterina è uno stimolo attivatorio dei TLRs (che come dicevo sopra riconoscono sia sostanza/molecole/componenti cellulari esogeni, dall’esterno, sia endogeni), si tratta di uno stress chimico e/o fisico che provoca una risposta immunitaria ed infiammatoria (TLRs ? nfkb).

La presenza di ferro proveniente dal fluido mestruale è un potente stressor ossidativo.

La somma di endotossiemia, tessuto endometriale apoptotico e ferro libero attiva potentemente i TLRs con effetto proliferativo che si auto alimenta.

L’estradiolo è, di per sé, un modulatore del sistema immunitario, in particolare dei macrofagi, effetto potenziato dalla presenza di LPS.

La contaminazione batterica è causa o conseguenza di endometriosi?
Si ipotizza possa esserne una causa, fungendo da attivatore immunitario ed infiammatorio e favorendo la proliferazione del tessuto endometriale.

Il ruolo dei microbi e della contaminazione del fluido mestruale e peritoneale è indipendente dal fattore ormonale.

Questo è molto importante in quanto alcuni farmaci, come gli agonisti del GnRH, che inibiscono la produzione di estrogeni, causano un’alterazione del ph vaginale, favorendo la contaminazione batterica (sono stati riscontrati un aumento di E.Coli, Gardnerella, Enterococchi e una riduzione di lactobacilli in seguito a questo tipo di terapia).

L’endotossiemia è un fattore di rischio per infertilità e per insuccesso durante una PMA (soprattutto nella fase pre impianto e di transfert). LPS ha inoltre un effetto apoptotico (morte cellulare) e spermicida.

Gli studi più recenti parlano di un vero e proprio microbioma endometriale, il cui equilibrio è fondamentale per un corretto impianto e per una gravidanza a termine.
Il microbioma endometriale ha un ruolo centrale nelle endometriti, molto frequenti in donne che si sottopongono a fecondazione in vitro.

I micro organismi di nuovo protagonisti in una patologia così complessa.
La consapevolezza del ruolo di una disbiosi vaginale e/o intestinale nell’endometriosi offre importanti spunti per la prevenzione ed il trattamento della malattia.
Lo stile di vita e l’alimentazione devono inserirsi nei piani terapeutici per endometriosi: l’integrità di barriera e l’eubiosi intestinale e vaginale sono dettagli non più trascurabili.

La dieta con una marcata componente anti infiammatoria può essere di grande aiuto, sia sul mantenimento dell’eubiosi e dell’integrità di barriera, sia sul metabolismo degli estrogeni, sia sulla sintomatologia dolorosa, intestinale e mestruale e sulla stanchezza cronica.

Bibliografia
Bacterial contamination hypothesis: a new concept in endometriosis Reprod Med Biol v.17(2); 2018 Apr PMC5902457
“A tavola con l’endometriosi” alimentazione in equilibrio, drssa Rossoni Arianna e Alessandra Del Sole.

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