Dieta e Cancro (linee guida)

da | Nov 13, 2017 | Blog

Ultimamente mi è capitato di incontrare più persone con patologia oncologica. Pazienti con trattamenti e/o interventi pesanti alle spalle, pazienti che stanno lottando tra una chemio terapia e l’altra, pazienti che hanno appena scoperto di esserne affetti.
Mi chiedono se è possibile fare qualcosa con la dieta…mi raccontano di aver sentito, letto di strategie dietetiche efficaci.
La ricerca è attiva in tal senso ma per trarre conclusioni è ancora presto.

Vediamo cosa ci dicono le linee guida dell’istituto oncologico europeo (in allegato il decalogo in originale):

1. Raggiungi o mantieni un peso adeguato.
L’obesità è fattore di rischio per malattie metaboliche, diabete, malattie cardiovascolari e per una serie di tumori (seno, endometrio, colon-retto, esofago, pancreas, rene solo per citarne alcuni). L’eccesso di grasso corporeo aumenta la presenza di estrogeni creando condizioni di estrogeno-dominanza e il conseguente aumento del rischio di tumori sensibili all’equilibrio ormonale (seno, ovaio, endometrio, prostata).

2. Pratica regolarmente attività fisica.
I benefici della regolare attività fisica sono molteplici. Essere attivi aiuta a mantenere il peso corporeo adeguato, migliora il metabolismo energetico, riduce il rischio di disordini metabolici, cardiovascolari, ha un effetto euforizzante, combatte l’ansia e la depressione. Ognuno nelle proprie possibilità deve inserire l’esercizio fisico (più o meno strutturato, più o meno intenso… fatevi seguire da professionisti).

3. Elimina alimenti ad alta densità energetica e privi di nutrienti come zucchero e farine raffinate, snack e prodotti da forno industriale (ricchi di zuccheri, grassi di cattiva qualità e sale).

4. Consuma alimenti di origine vegetale: verdure, frutta, semi e noci, legumi, cereali integrali.
Questi garantiscono un buon apporto di fibra, importante per la regolarizzazione nel transito intestinale, per la salute del microbiota, per aumentare il senso di sazietà. Il consumo di alimenti integrali riduce anche il livello di estrogeni circolanti (se in eccesso sono fattore di rischio non trascurabile).
Verdure e frutta apportano vitamine, minerali e antiossidanti. I semi oleosi sono una fonte di vitamine liposolubili, minerali, fibre, e grassi polinsaturi (senza esagerare per non sbilanciare il rapporto omega 3/omega 6, gli studi indicano come salutare il consumo di circa 30 gr al giorno).

5. Limita il consumo di carne rossa a meno di 500 gr alla settimana.
Il consumo di carne rossa deve essere prima di tutto di qualità, la carne da allevamento intensivo è pessima, contiene residui di ormoni, antibiotici, gli animali sono nutriti con mangimi a base di cereali (come mais, soia). Se volgiamo consumare carne che sia di allevamenti non intesivi, grass-fed (oggi è possibile trovare anche ottimi canali on line). Il pollame e le carni bianche di animali allevati all’aperto e non intensivamente rifornendosi presso piccole realtà locali nelle quali è possibile risalire alla provenienza e alle metodologie di allevamento. La carne è una fonte proteica ad alto valore biologico che va alternata ad altri alimenti fonti di proteine: il pesce pescato nel mediterraneo, le uova biologiche di galline allevate all’aperto. La giusta combinazione di legumi e cereali integrali permette di ottenere patti vegetali completi da inserire 2-3 volte alla settimana.
Ricordiamoci inoltre che ognuno ha il proprio fabbisogno proteico, non è bene eccedere così come non raggiungere un fabbisogno minimo.

6. Evita il consumo di alcool. Per le donne massimo 1 unità alcolica, per gli uomini massimo 2.
Il mio punto di vita è quello di evitare il consumo di bevande alcoliche. Una unità alcolica equivale a 125 ml di vino o 330 ml di birra. Per i noti effetti sulla salute epatica e neurologica ritengo il consumo di alcol evitabile.
L’alcol, viene metabolizzato a livello epatico producendo acetil-coA, una molecola che può essere indirizzata nella produzione di corpi chetonici. Se consumato ripetutamente ed in eccesso la chetonemia può aumentare e portare a condizioni patologiche, soprattutto in presenza di disordini metabolici in cui i normali processi di autoregolazione vengono meno.

7. Riduci il consumo di sale, in particolare di cibi che ne contengono elevate quantità come salumi, formaggi, farinacei, prodotti da forno industriale.
L’eliminazione totale del sale è dannosa quanto il suo eccesso. Quando usate il sale preferire il sale marino integrale o rosa dell’himalaya. Il sodio è necessario per la salute cardiovascolare, renale, per la conduzione nervosa, per il mantenimento dell’equilibrio dei liquidi corporei.
Il problema principale sono alimenti industriali, prodotti da forno, snack, salumi e insaccati.

8. Varia la dieta in modo che apporti i nutrienti e micronutrienti necessari. Gli integratori vanno utilizzati con diligenza e in modo personalizzato quando necessari. Il cibo contiene nutrienti e micronutrienti con effetto sinergico.
L’uso inappropriato di integratori, anche di vitamine e minerali, può essere dannoso.

9. Allatta al seno in maniera esclusiva sino al 6° mese. I vantaggi sono molteplici per mamma e bambino.
Per il bambino: ruolo protettivo contro le infezioni gastrointestinali e respiratorie e la morte in culla; riduzione dell’incidenza di alcuni tumori pediatrici (linfomi e leucemie), riduzione del rischio di futura obesità, diabete tipo2 , malattie cardiovascolari; effetto positivo sullo sviluppo neuro-cognitivo.
Per la mamma: riduzione del rischio del cancro al seno e all’ovaio, del diabete tipo2, ritorno al peso precedente agevolato.

10. I consigli visti sono determinanti nella prevenzione ma possono essere altrettanto utili in soggetti che hanno avuto un problema oncologico, per prevenire le recidive.

Queste le linee guida indicate per la popolazione.
Stanno emergendo approcci dietetici mirati ad “affamare” il tumore.
I punti cardine sono quelli di eliminare lo zucchero e i cibi raffinati, riducendo l’apporto di carboidrati a favore di grassi buoni.
L’apporto proteico viene tenuto medio-basso proprio per cercare in tutti i modi di eliminare substrati per la crescita tumorale.
I grassi buoni vanno a soddisfare i fabbisogni energetici (olio evo, avocado, noci, pesce, olio di cocco vergine).

Avevo già scritto qualcosa qui: Oncologia e terapia dietetica una possibilità un’opportunità una realtà.

Non voglio dare false speranze o creare aspettative, ma voglio aumentare la consapevolezza.

MATERIALE IN ALLEGATO

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