INSULINO RESISTENZA IN PRATICA

da | Set 15, 2025 | Blog

Con lo speciale contributo della Dottoressa Thalia Rossi 

 

Ti sarà capitato di sentir parlare di insulina o di insulino-resistenza, magari senza capire bene cosa significhi.

Eppure è una condizione molto comune, soprattutto nelle donne, spesso senza che ce ne accorgiamo.

E vale la pena conoscerla, perché quando l’insulina “lavora male”, tutto il nostro metabolismo ne risente.

Spesso si associa l’insulino resistenza a disordini metabolici quali sindrome metabolica, sovrappeso e obesità, diabete tipo 2, MASLD (metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease = disfunzioni metaboliche associate a steatosi epatica), in realtà è un segnale precoce di qualcosa che non funziona bene e che potrebbe avere a che fare con una moltitudine di aspetti legati allo stile di vita: troppo stress fisico o emotivo, eccessive restrizioni seguite da perdite di controllo, stati infettivi, conseguenza di alcune terapie farmacologiche.

Esserne consapevoli è il primo passo per invertire la rotta e trovare equilibrio.

Come funzionano davvero insulina e zucchero nel corpo

Proviamo a immaginare insieme: ogni volta che mangi un piatto di pasta, un frutto o un dolce, i carboidrati si trasformano in glucosio, cioè zucchero, che passa nel sangue.

Il glucosio è come il carburante: le cellule del tuo corpo (muscoli, cervello, organi) lo usano per avere energia.

Ma c’è un problema: da solo, il glucosio non riesce a entrare nelle cellule.

Qui entra in gioco l’insulina.

L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas e funziona un po’ come una chiave:

  • si lega alla superficie delle cellule,
  • apre la “porta”,
  • e permette al glucosio di entrare.

Quando il sistema funziona bene:

mangi → il glucosio aumenta nel sangue → il pancreas rilascia insulina → il glucosio entra nelle cellule → la glicemia torna normale.

È un meccanismo perfetto, come un ballo sincronizzato. Quindi la giusta dose di insulina è importantissima, è vitale, ci serve.

 

Cosa succede con l’insulino-resistenza

Ora, immagina che le serrature delle cellule col tempo inizino a non riconoscere più bene la chiave.

L’insulina bussa, ma la porta non si apre facilmente.

Risultato?

  • Il glucosio resta più a lungo nel sangue.
  • Il pancreas, per compensare, produce ancora più insulina.
  • Ti ritrovi con tanta insulina in circolo, ma cellule che fanno fatica a usarla.

È come avere tante chiavi, ma serrature arrugginite.

E questo “casino metabolico” a lungo andare porta stanchezza, fame, aumento di peso, e nel tempo aumenta il rischio di diabete, colesterolo alto e problemi cardiovascolari.

Sapevi che diverse cellule possono diventare insulino resistenti in tempi differenti? Questo spiega le diverse sfumature delle manifestazioni sintomatiche o patologiche che conseguono alla presenza di valori elevati di insulina ed al suo malfunzionamento.

La buona notizia

Le cellule possono ricominciare a rispondere meglio all’insulina se impariamo a trattarle bene.

Come? Con piccoli cambiamenti che fanno una grande differenza:

  • muoversi di più (l’esercizio è come l’olio che sblocca la serratura),
  • mangiare in modo equilibrato,
  • dormire bene,
  • gestire lo stress,
  • rispettare i ritmi circadiani,
  • dare un ritmo alla propria alimentazione,
  • idratarsi bene.

 

Non è immediato, ma funziona: ho visto tante pazienti tornare a una sensibilità insulinica migliore e pure ottimale con costanza e pazienza.

In sintesi

L’insulino-resistenza non è una condanna, ma un campanello d’allarme che ci dice: “Ehi, è ora di prenderti cura del tuo metabolismo”.

Parlarne, riconoscerla clinicamente, misurarla e affrontarla con il giusto percorso significa non solo prevenire malattie importanti come il diabete, ma anche ritrovare energia, equilibrio e benessere.

La tua salute metabolica è il terreno su cui cresce tutto il resto: la bellezza, la longevità e il tuo sentirti bene, davvero.

 

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