Lavorare con il monitoraggio della glicemia con CGM è la cosa più bella che abbia potuto scegliere di fare.
Da quando ci lavoro con i pazienti riesco ad entrare in dinamiche apparentemente non note, intercetto situazioni borderline che ai convenzionali esami ematochimici non emergono, osservo come ogni corpo funziona in maniera sorprendentemente diversa.
Si mettono insieme i pezzi e finalmente si riesce (molto spesso) a dare un nome ed una spiegazione a certi sintomi.
Ogni tanto mi capita di lavorare anche con colleghi e in genere ci divertiamo molto… eh si ogni persona ha le sue fragilità, anche chi veste un ruolo sanitario, non siamo immuni!
Ho alzato l’asticella qualche settimana fa, ho accettato di lavorare con un medico conosciuto da poco in clinica a Milano (Solongevity ), un Medico con la M gigante, la DR THALIA ROSSI
Già alla prima visita sono rimasta colpita da tanti dettagli della sua vita e sentivo una certa ansietta da prestazione.
Abbiamo iniziato soft, monitorando il suo stile di vita, poi giorno dopo giorno, è cresciuto l’interesse e la nostra parte nerd: glicazione, stress ossidativo, infiammazione, mitocondri, pelle, salute dei vasi sanguigni, circolazione, sistema linfatico, membrane cellulari, mal di testa, ciclo mestruale, ormoni, ipnosi, meditazione, idratazione, voglie, sonno, viaggi, escursioni…
E alla fine… siamo rimaste con qualche idea di lavoro insieme!
Lascio spazio alle sue parole, inserendo qualche commento:
T (THALIA) “Sono un medico, mi occupo di longevità e ho una vera passione per la scoperta. Amo la ricerca, l’innovazione e, soprattutto, sperimentare su di me: sono la mia cavia preferita! È così che, pur essendo in salute, mi sono incuriosita alla glicazione e ho deciso di capire come funziona nel mio corpo.
La glicazione, detta semplice, è quando lo zucchero nel sangue decide di fare il guastafeste e si appiccica alle proteine. All’inizio sembra poca cosa, ma col tempo queste proteine “caramellate” smettono di funzionare bene e si accumulano negli organi e nei tessuti, rendendoli più rigidi e favorendo infiammazione e invecchiamento. Non è un processo cattivo in sé — succede a tutti, fa parte della vita — ma diventa un problema quando la glicemia resta troppo alta o va su e giù come un ottovolante.
I (ILARIA) “fare esperimenti e conoscere come funzioniamo è illuminate! Vedere come si muove la glicemia ed osservarne le dinamiche è utilissimo per prevenire con largo anticipo i problemi… evitando che la glicazione colpisca troppo spesso le nostre proteine senza lasciare tempo e spazio al fare pulizia di fondo”
T “Con il monitoraggio continuo del glucosio ho fatto delle scoperte sorprendenti. Ho capito che la mia soglia ai carboidrati è piuttosto bassa: se ne esagero, la glicemia parte in quarta. Il “fake food”, cioè i cibi ultra processati, per me sono come il bottone rosso da non schiacciare: appena li tocco, boom, curva glicemica fuori controllo. Per fortuna ci sono combinazioni che mi aiutano, come legumi con proteine animali (uova, carne, pesce), mentre i latticini non sono miei grandi amici. Ho scoperto anche che posso permettermi banana e pizza senza drammi: certo, la digestione è più lenta, ma la curva rimane decente. Invece i cereali raffinati o molto ricchi di glutine mi danno filo da torcere, sia per la digestione che per la glicemia. Ho trovato anche le mie quantità ideali: non quelle “da dieta punitiva”, ma quelle che mi fanno stare bene nel complesso, con energia e buonumore”.
I “la soglia di gestione dei carboidrati non è facile da capire e percepire senza osservare cosa accade con un monitoraggio continuo della glicemia CGM, molte persone (che non siano particolarmente sportive o atleti) hanno soglie di buona gestione piuttosto basse, considerando che pur allenandosi 2-3 volte a settimana, la maggior passa almeno 8-10 h al giorno seduto dietro una scrivania!!!
La cosa bella è scoprire che con qualche attenzione e con le giuste combinazioni si possono gestire molti alimenti, stando bene, sazi ma non appesantiti.
Ci sono inoltre alimenti che al di là del contenuto di carboidrati possono infastidire la stabilità della glicemia e spesso questo si sovrappone con qualche sintomo”
T “Essendo donna, ho notato che nei giorni delle mestruazioni il mio corpo cambia le regole del gioco. In quel periodo mi conviene mangiare poco e spesso, chiudermi un po’ nel mio mondo e proteggermi dallo stress, perché se mi carico troppo la glicemia protesta subito. Lo stesso succede se dormo poco, bevo alcol o vivo con troppa ansia: la glicemia sale come a dire “non ti stai prendendo cura di me!”.
I “il mondo intorno alla ciclicità femminile è straordinario, il ritmo ormonale della donna è mensile, nelle 4 fasi del ciclo ogni donna è 4 versioni diverse di sé, con bisogni, limiti, punti di forza e di fragilità… e la glicemia è un pò come un segnale di allarme che lo stile di vita e l’alimentazione vanno riadattate”
T “Un’altra scoperta illuminante riguarda l’acqua. Bere per me è fondamentale: se non bevo a sufficienza, la glicemia diventa instabile e il mio umore scende a picco. Gli sbalzi glicemici sono veri e propri trigger emotivi: se sono già un po’ giù, bastano quei picchi o quei cali per farmi scendere la lacrimuccia”.
I “l’idratazione è fin troppo spesso ancora sottovalutata, ma diamine… sapete quante cose cambiano con una buona idratazione??? Come racconta Thalia la glicemia è più stabile ed il benessere che ne consegue è evidente, inoltre la pelle migliora, le problematiche istamino relate si riducono, la termoregolazione viene agevolata, la continua voglia di mettere in bocca qualcosa si affievolisce, il sistema circolatorio e linfatico viaggiano lineari, la lucidità aumenta, il cuore fa meno fatica, la digestione e la regolarità intestinale prendono il ritmo, il sonno migliora…
Ovviamente ci vuole una gestione dell’idratazione furba ed adeguata allo stile di vita: così come bere pochissimo è un problema, anche esagerare con acqua iper idratandosi può essere pericoloso (soprattutto in chi beve tantissima acqua senza una reale necessità e/o senza la corretta assunzione di sali minerali)”
T “Per fortuna ho anche trovato i miei alleati naturali. Sport, attività sessuale, meditazione o ipnosi che pratico da sola sono veri regolatori interni: riducono lo stress, migliorano l’umore e raddrizzano la curva”.
I “aggiunto POTENTISSIMI alleati… e sono gratis”
T “Questa esperienza mi ha insegnato che la longevità non è fatta di regole rigide e uguali per tutti, ma di ascolto personale e continuo del proprio corpo. Non significa vivere inseguendo la bilancia, ma trovare il proprio equilibrio: quello che ti fa stare bene davvero, dentro e fuori. Per me longevità è questo: non solo vivere più a lungo, ma vivere meglio, con lucidità, energia e leggerezza”
I “non posso che essere d’accordo. Rimanere curiosi, divertirsi, cambiare strategia, trovare nuove soluzioni con il fine ultimo di stare e sentirsi bene e dai, diciamocelo, anche un pò felici”
stay tuned