ESTATE: ORTAGGI STAGIONALI E LOCALI
come non imbattersi in melanzane, pomodori e peperoni in piena estate? li troviamo negli orti, nelle casse dei contadini.
appartengono alla famiglia delle SOLANACEE, una vasta varietà di piante, molte tossiche e non edibili
MA melanzane, peperoni, pomodori, patate, tabacco sono invece edibili anche se con qualche riserva: in alcuni soggetti, in particolare geneticamente predisposti, con una malattia autoimmune o infiammatoria cronica, con dolorabilità articolare e/o problematiche cutanee e/o intestinali possono essere un problema per la presenza di antinutrienti ed inibitori enzimatici che stimolano il sistema immunitario e/o infiammazione e/o stress ossidativo, sia localmente (intestino) sia a livello sistemico (sistema nervoso).
le melanzane contengono saponine, o meglio glicoalcaloidi, ovvero α-solanina. tossina prodotta dalla pianta per difendersi dagli invasori ed infestanti (le piante non possono scappare)
contengono lectine come tutte le piante
NON SIAMO TUTTI SENSIBILI ALLE SOLANACEE e se sono ben tollerate possono essere introdotte nella propria alimentazione rispettando stagionalità, produzione locale e in ogni caso varietà.
e anche ne casi di eliminazione per motivi terapeutici, una volta ristabilito equilibrio e rinforzato la barriera intestinale, si possono provare a reintrodurre con dosi e frequenze estremamente soggettive ed in relazione alla tolleranza individuale
Le melanzane sono propriamente un frutto, ce ne sono di diverse forme, colori, con buccia più spessa e dura, con buccia bianca e sottile, tonde, allungate, con tanti semi o con pochissimi semini…
sono ricchissime di POLIFENOLI con moltissimi, molteplici e pleiotropici effetti cellulari ed extra cellulari, tra i più noti il potere antiossidante.
nella bioterapia nutrizionale la melanzana trifolata viene suggerita per la stipsi in quanto ricca in iodio e ferro, con proprietà stimolanti la funzione epatica, a cui si aggiunge il metodo di cottura a sua volta a supporto epatico (produzione e rilascio di bile)
in medio oriente viene usata per fare il baba ganush, una crema di melanzana (solo la polpa) e spezie.
i metodi di cottura sono molti, tendono ad assorbire molto olio. alla griglia ci vuole pazienza per non ottenere un prodotto finito gommoso, trifolate sono abbastanza veloci di fare, fritte, al forno…
si possono cuocere senza pelle oppure per ottenerne solo la polpa è ottima la cottura della melanzana intera in forno, una volta morbida la polpa si preleva molto facilmente.
le mangio? non molto, mi danno molta nausea. tuttavia ho apprezzato l’enorme differenza di mangiarle in Sicilia in piena estate, raccolte a mano dai campi, cotte in forno a bassa temperature per ore ed ore: ecco in quel caso nei pochi giorni di vacanza le ho mangiate più volte senza stare troppo male, sempre una leggera nausea ma del tutto sopportabile.
quindi melanzane SI o NO?
SNI: ognuno trova la sua risposta rispettando stagionalità, località, varietà, quantità e frequenza.
un cibo può dare diverse risposte metaboliche ormonali immunitarie infiammatorie indipendentemente dal quantitativo di macronutrienti…
soggetto con risposta infiammatoria locale: diarrea frequente durante il giorno, in particolare dopo i pasti
…pensiamo alla valanga di pesticidi ed erbicidi che viaggiano nell’aria, nell’acqua, nel suolo, fare scelte consapevoli ed informatevi sui produttori e sull’origine del cibo che acquistate. non possiamo essere immuni da tutto, ma certamente possiamo scegliere!