PCOS ed IR (insulino resistenza) si presentano insieme, alimentandosi in un circolo vizioso.
ci possono essere diverse tipologie di PCOS: con insulino resistenza (quindi un disturbo endocrino metabolico), post pillola, surrenale (aumentati livelli di testosterone e DHEA), infiammatoria.
tuttavia, nonostante l’insulina sia nominata solo una volta, raggiungere e mantenere valori di glicemia e insulina entro un ange di stabilità è importantissimo in tutte le tipologie.
glicemia ed insulina agiscono direttamente sull’infiammazione e come segnali endocrino metabolici che modulano la produzione ormonale.
i sintomi sono molteplici e diversi da donna a donna.
il ruolo dell’alimentazione e dello stile è centrale nel migliorare la sintomatologia. non si tratta “solo” di mangiare bene e fare attività fisica. anzi lo stress da dieta spesso peggiora l’outcome.
uno dei sintomi più frequenti è la stanchezza fisica e mentale, amplificata da
- diete restrittive
- carenze nutrizionali, frequente la carenza di B12, ferro, zinco e vitamina D
- infiammazione cronica
- roller coaster glicemico
- ormoni fuori fase
- disturbi del sonno
- problematiche con la performance degli ormoni tiroidei
vi racconto l’esperienza con una carissima paziente: mi chiede aiuto per un problema di insulino resistenza già diagnosticata anni prima, PCOS, sensazione di gonfiore, ritenzione di liquidi, peso che tende a salire. in terapia con metformina da anni.
una giovane donna con un lavoro altamente stressante e di grande richiesta energetica, in ufficio e in trasferta, orari abbastanza impegnativi. non dorme bene e non riesce a ricaricare le batterie.
la sera è il momento in cui torna a casa super affamata, molto tardi, quindi spesso ripiegava su alimenti “pronti” veloci da mettere a tavola.
a dieta da una vita, con periodi di drastica restrizione, alternati a dieta più libera, dieta chetogenica e largo consumo di “keto food” dal sapore dolce.
che fare? da dove partire?
abbiamo lavorato con integrazione di supporto mirata a colmare le carenze e messo in piedi un piano alimentare costruito sul suo stile di vita e a questo affianchiamo il lavoro con il sensore CGM
i viaggi fuori italia ci hanno complicato un pò le cose, ma poco per volta stiamo lavorando per trovare il giusto equilibrio.
ha imparato a prepararsi i pasti e riscoprire alcuni sapori semplici, a trovare piccoli spuntini piacevoli che mantengono stabile la sua glicemia e la aiutano a tenere a bada la fame.
nelle ultime settimane ha anche ripreso a fare attività fisica regolarmente con ottimi risultati
abbiamo lavorato spalla contro spalla e trovato diverse cose importanti:
- il riposo è fondamentale
- dormire male fa girare altrettanto male la giornata successiva
- camminare è bello
- la frutta a guscio è uno snack pratico
- l’avocado e le olive piacciono assai
- il pesce è ottimo, soprattutto se cucinato dallo chef
- anche fuori italia si possono trovare piatti ok
- le uova sono buone e mantengono stabile la glicemia
- lo yogurt con cocco, chia e anacardi ha superato la prova
- una cena tranquilla in buona compagnia fa tutta un’altra storia
- un buon calice di… “magic” drink condiviso tra me e lei
- alcuni “keto food” sono dei fake food, ovvero non lasciano una risposta glicemica secondo le aspettative e inoltre non tolgono la fame e la voglia di dolce
- e tante altre cose …
non è facile mettere insieme un piano alimentare quando le dinamiche della vita sono particolarmente frenetiche, ma imparando ad ascoltarsi e a mettere le priorità le cose prendono una direzione diversa e anche una semplice cena diventa motivo di soddisfazione: gli asparagi arrosto sono strepitosi.
il lavoro è ancora tanto, ma per la prima volta stiamo lavorando davvero a fondo sulle problematiche che si trascina da anni, ed ora anche con il sorriso!
avanti tutta
QUI trovate le informazioni sul lavoro con CGM