PERCHE’ USO CGM, OURA E APPUNTO DATI?

da | Mag 21, 2022 | Blog

mi rendo conto che non è sempre facile far passare messaggi a tante persone senza che siano interpretati in modo personale o magari letti in modo diverso rispetto a quanto io volevo comunicare

come avrete visto negli ultimi anni mi sono appassionata tanto al tracciare dati che riguardano diversi aspetti fisiologici: il monitoraggio continuo della glicemia con CGM, di tanto in tanto monitoro glicemia e corpi chetonici con il mio KETO-MOJO, mi sono regalata OURA che mi aiuta nel monitoraggio del sonno e della variabilità cardiaca (HRV = indicatore di come rispondo ai diversi tipi di stress). spesso tengo un diario di bordo, appuntando ciò che mi sembra importante delle mie giornate, cosa devo fare, cosa voglio fare, dove mi piacerebbe andare, mi segno con mille post it le cose che mi interessano, spaziando da case vacanze, prenotazione treni, eventi congressuali, marche di abbigliamento, libri, corsi…

tuttavia non ho mai usato e non uso app conta calorie e nemmeno del peso  corporeo

 

perché mai?

ossessiva?

 

alla seconda domanda rispondo NI: non sono ossessiva ma ho una mente matematica per cui i dati, i grafici mi sono sempre piaciuti. l’ordine è sempre stato mio, fin da piccola.

ora mi sto allenando a lasciare il letto disfatto o la scrivania in disordine a posta per diventare più tollerante, ma per rendervi l’idea ero un di quelle bambine con le penne allineate sul banco di scuola, ordinate per ordine cromatico o per lunghezza, nello zaino dietro i raccoglitori, poi i libri poi il quaderni più sottili ed infine il diario, l’astuccio in verticale sul fianco. 

 

il mio approccio al tracciare i dati oggi è seguito di un lungo lavoro che riguarda la mia esperienza personale, il mio percorso di studi e la mia professione di dietista. 

 

il motivo per misuro diversi parametri è per la curiosità di capire  meglio come funziono, come reagisco a diverse situazioni, tenendo nota delle cose positive per poterle ripetere. quando mi sento peggio e/o i dati lo confermano mi fermo un attimo e capisco che è ora di fare cose diverse.

biohacking (che ora va un pò di moda): devices di ogni tipo, integratori, frasi auto motivanti, yoga, meditazione, docce fredde, saune, HIIT, digiuno in mille modi con il fine di potenziare la propria salute e benessere, migliorare la performance fisica e cognitiva…

questo non è ciò che voglio comunicare!

tutto ciò può essere un upgrade di qualcosa di più intuitivo e vicino a noi, altrimenti è come costruire una casa partendo dal tetto.

da dove partiamo? quale è la situazione attuale? quale può essere un mio primo obiettivo per sentirmi meglio? potrebbe essere fare 3 pasti al giorno senza piluccare di continuo oppure andare a letto 2-3 h dopo aver mangiato o provare a bilanciare meglio il piatto ad ogni pasto… tutto questo è in qualche modo biohacking. 

anche nella proposta con i pazienti, il tracciamento dei dati con CGM o monitoraggio del sonno e così via NON è la prima scelta (a meno che non ci siano esigenze relative allo stato di salute che mi portino ad usarli)

prima di tutto ci si conosce e si inizia a lavorare sullo stile di vita e sulla capacità di ascoltarsi e di darsi la possibilità di provare a FARE COSE NUOVE.

poi si può pensare a tracciare dati ma con una mente aperta, non tanto focalizzata sui numeri o su curve piatte o valori massimi sempre, ma con CURIOSITA’ E CAPACITA’ DI OSSERVARE E DI DIVERTIRSI.

i dati non devono mai soffocare la nostra capacità di ascolto, piuttosto si devono integrare a vicenda

altre volte i dati in tempo reale servono darci consapevolezza e superare pregiudizi. 

 

mi è capitato di lavorare con diverse persone che si erano intestate di fare un digiuno di 16 h praticamente ogni giorno e di camuffare il non sentirsi al massimo perché cognitivamente convinte che fosse la cosa migliore da fare. con dati alla mano, settimana dopo settimana ci siamo resi conto del peggioramento  dei parametri e questo ci ha aiutato a rivedere il tutto. 

così come persone che puntano i piedi sul piano alimentare ma non si rendono conto che “l’elefante nella stanza” è un altro: il sonno, la sedentarietà, lo stress lavorativo, un disturbo intestinale trascurato..

ritengo sia utile anche fare una pausa e riprendere a distanza di tempo per rivalutare se il mio stile di vita è ancora ideale a farmi stare sentire bene o se devo riaggiustare qualcosa.

 

una delle prime volte che ho usato CGM ho tracciato i miei primi 14 giorni nella routine e poi ero molto curiosa di vedere cosa sarebbe cambiato in vacanza e lì ho capito quando lo stress di ogni giorno sia importante e di come ripropormi piccoli momenti di “vacanza” anche a casa.

la mia camminata mattutina, la luce del sole, i piedi nell’erba, la doccia fredda che mi ricorda il mare in sicilia, la musica, un libro, uno scrub rilassante, la cena prestissimo come in montagna…

DATI, ASCOLTO, INTEGRAZIONE DEI DUE, CONSAPEVOLEZZA… PER MIGLIORARMI!

OGNI TANTO FARE LA REVISIONE E’ UTILE NO? 

 

 

 

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