RECOVERY: PRANZO FUORI, TEMPERATURE TORRIDE, STRESS

da | Lug 11, 2022 | Blog

vi racconto come sono stata dopo un pranzo fuori (buonissimo), ma in una giornata caldissima e alla fine di una settimana un pelino stressante.

sono stata a pranzo con una carissima collega presso FISHING LAB a verona, un nuovo locale dove si mangia solo pesce (o meglio nel menù, in fondo in fondo ci sono delle alternative anche per chi non lo mangia!!!).

un posticino davvero carino, proprio in centro, dove prima c’era un negozio bellissimo con articoli molto originali (peccato!!!), arredato ad hoc, sembra di essere al mare! varietà, originalità e ottima presentazione dei piatti.

abbiamo scelto di andare nella pausa pranzo di un venerdì torrido, ma ne avevamo davvero voglia, era un pò che tra un incastro e l’altro tentavamo di metterci d’accordo.

ho ordinato un baccalà cotto a bassa temperatura su una cremina di ceci al rosmarino: una bontà! il pesce era tenerissimo e saporito, la cremina di ceci delicata, con una puntino di aroma di rosmarino. ci ho aggiunto l’olio extravergine che avevano in tavola, molto buono, della puglia.

abbiamo diviso un piccolo antipasto (1/2 porzione = si, in questo locale è possibile scegliere tra porzione intera o mezza) di alici croccantissime

è stato un pranzo piacevole e divertente

 

siamo uscite, abbiamo avuto la brillante idea di spostarci a piedi, pessima scelta! erano le 14:45 più o meno, un caldo umido soffocante. prima di scioglierci ci siamo fermate nella storia gelateria SAVOIA dove la mia cara collega mi ha gentilmente offerto il PINGUINO, gelato su stecco, alla fragolina di bosco.

avevo fame? no – ci stava dato il clima e la compagnia? CERTO! e diciamo che mi ha salvato nel tragitto per rientrare al lavoro!!!

un gelatino fatto di fragoline di bosco e ovviamente ZUCCHERO! anche se devo dire che si sentiva molto bene il sapore della frutta e non era niente male.

tuttavia il mio palato ormai è abituato ad una percezione del gusto diversa, per cui l’ho sentito dolce, più di altri probabilmente, ma me lo sono goduto fino all’ultima goccia e anche in fretta perché si stava sciogliendo (come noi!!!). 

quindi si riprende il lavoro… ma mi sale un mal di testa fortissimo!!!

arrivata a casa non mi sentivo un bene, non proprio un fiorellino e il mal di testa così forte mi suonava un pò troppo strano, così mi sono fatta un check… a distanza di quasi 3 h la mia glicemia era ancora a 127 mg!!!

come può succedere? basta un gelatino per una risposta glicemica così?

può succedere! e ci sono due motivazioni principali di carattere metabolico a cui si sommano altri aspetti che vedremo poi:

  • situazione di insulino resistenza: l’insulina c’è ma non funziona bene per cui la glicemia stenta a scendere oppure scende e poi risale nelle 3-4 ore successive. spesso sono presenti stanchezza, fame, cravings, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, ricerca di dolci e snack appetitosi
  • alimentazione in linea generale molto bassa in zuccheri, soprattutto da dolci o diete molto basse in carboidrati sono situazioni in cui il pancreas “risparmia” sulla produzione di insulina perché ne serve meno. la combinazione dei nutrienti nel piatto e la presenza di cibo non processato garantisce una buona stabilità glicemica e valori medio bassi di insulina, spesso con il digiuno notturno di 10-12 h è facile avere un buon livello di corpi chetonici al mattino. se all’ improvviso si consumano zuccheri il pancreas non è pronto e la glicemia potrebbe alzarsi più di quanto si potrebbe pensare anche con porzioni piccole. è un dramma? NOOO! questa è una condizione momentanea e tutto rientrerà, così come la sensazione di malessere.  se così non fosse provate ad ascoltarvi anche in altre occasioni simili e se i sintomi come mal di testa fortissimo e nausea persistono per giorni, parlatene con il vostro medico.

nel mio caso si sono sommati anche: una settimana pesantina, sonno arretrato, il caldo torrido compreso il rientro a casa quel pomeriggio – 1 h abbondante di traffico –

cosa ho fatto per sentirmi meglio? RECOVERY MODE ON 

sono rientrata, mi sono rinfrescata con una doccia, ho passato 10 minuti sul letto con le gambe appoggiate al muro, ho preparato una cena semplicissima e ho cercato di mangiare presto: del pesce cotto al vapore con olio e limone, una manciata di zucchine avanzate e una manciata di mirtilli per rinfrescarmi la bocca.

la sera non ho lavorato, mi sono ascoltata un podcast e ho cercato di riposare, fortunatamente nella tarda serata ha rinfrescato e ha anche piovuto.  

la mia HRV (variabilità cardiaca) che ci dà un’indicazione di come rispondiamo allo stress era scesa a picco

la mattina seguente ero ancora un pò sottosopra dal mal di testa, non avevo fame… non sono una roccia nel sonno ultimamente!!! così ho aspettato per fare il primo pasto della giornata, cercando solo di idratarmi.

dopo qualche ora stavo meglio e ho testato di nuovo glicemia e corpi chetonici con il mio KETO-MOJO ed era tutto rientrato (glicemia dopo 15 h di digiuno a 75 mg e corpi chetonici a 2.9 mmoli con un GKI di 1,4 = sono in salute e il picco del giorno prima è rientrato senza strascichi = il mal di testa e la nausea infatti se ne stavano andando).

quindi ho scelto di mangiare mezzo avocado spruzzato con limone e un pizzico di sale per poi pranzare con un piattino semplice ma delizioso:

sgombri sfilettati freschi dal pescivendolo cotti in padella e conditi con emulsione di olio, limone e prezzemolo con zucchine colte dall’orto, un buon caffè aromatizzato con cannella e crema di anacardi crudi damiano organic.

 

il pomeriggio mi aspettava il lavoro arretrato, ma me la sono presa con ritmi diversi, ascoltando la musica e facendo delle pause di tanto in tanto.

il pomeriggio è passato benone, nessun mal di testa, tanta acqua.

la sera ho di nuovo cercato di cenare presto.

era sabato e potevo gestire il tempo a modo mio e mi sono decisa di rallentare un pò, a costo di posticipare ancora un pò di lavoro al giorno dopo o al giorno dopo ancora, come la stesura di questo articolo.

 

e devo dire che mi è servito!! la mia HRV è risalita a valori ottimali per me, in genere sono intorno a 30 ms

e non solo, ho anche dormito meglio tanto che il mio OURA mi segnala un buon punteggio (ho parlato qui del perché misuro questi dati)

vi ho raccontato tutto questo riportando i miei dati per farvi vedere che se impariamo ad ascoltarci, a tenere traccia di come ci sentiamo e di quali sono gli stimoli stressanti che non ci fanno stare bene, possiamo aggiustare il tiro e ritornare in equilibrio.

anche se mangiamo un gelato, se salta un allenamento, se ci sono giornate super intense e lavorativamente impegnative, se capita di non dormire benissimo una o due notti…

la cosa importante è riconoscere (e magari misurare) questi segnali perché sono dei veri e propri messaggi che il corpo ci manda.

a questo punto dobbiamo imparare (o chiedere aiuto per farlo) a trovare le soluzioni migliori per riportarci in piedi!!! e non è detto che ci sia UNA soluzione, ce ne possono essere diverse da mettere in pratica a seconda delle nostre risorse in quel momento.

(ad esempio, se non fosse stato sabato il giorno successivo all’uscita a pranzo con gelato e temperature follemente calde, probabilmente avrei dovuto giocare una carta diversa rispetto al lavorare con la musica)

 

 

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