CGM & PATATE

da | Nov 7, 2021 | Blog

Continuano i miei esperimenti per poter migliorare le scelte alimentari che faccio in merito ai miei obiettivi, per provare ad ascoltarmi meglio e gestire diversi aspetti della mia vita.

avere un dato tangibile mi aiuta a modificare i comportamenti, a sentirmi motivata nel cambiare ciò che non ha funzionato, curiosa di scoprire cosa mi fa sentire e stare meglio.

usare il monitoraggio continuo della glicemia in soggetti non diabetici ha proprio questa funzione, oltre a lavorare sulla prevenzione: sostenere i cambiamenti e personalizzare.

knowledge is power: conoscere è potere!!! sapere come rispondiamo ai pasti, allo stress, alle notti insonni, all’esercizio fisico, alla luce, al caldo e al freddo, ci permette di fare scelte consapevoli.

con il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) non dobbiamo pensare di dover avere una curva piatta a tutti i costi o di non poterci mai permettere un dolce, una pizza, un gelato o qualsiasi altro alimento perché non vogliamo vedere un picco troppo alto.

essere CONSAPEVOLI che un certo alimento, che sia salutare o meno, ci porta un picco elevato, ci permette di scegliere con che frequenza mangiarlo, in quale porzione, in quale momento.

in un equilibrio ritrovato le occasioni ci possono essere e a volte ci devono essere!!!

una curva che si alza dopo i pasti e fisiologica, soprattutto se si consumano carboidrati. l’insulina è un ormone importantissimo, va tenuto in un buon range, non azzerato!!!! 

è importante per la tiroide, per i surreni, per il cervello, per le ovaie, per i muscoli, le ossa…

le cosa importanti da capire sono diverse: quanto è alto il picco, per quanto rimane alto, quanto tempo impiego a rientrare al valore basale, c’è un crollo repentino post prandiale?

per questo ritengo l’uso di CGM qualcosa di estremamente utile, ma anche d’altro canto pericoloso se non ben interpretato e gestito. non fate da autodidatti se non siete professionisti del settore.

e non dimentichiamo di chiederci:

  • come mi sento prima di sedermi a tavola?
  • come mi sento mentre mangio?
  • come mi sento dopo il pasto?
  • mi è piaciuto?
  • me lo sono gustato?

per me la domenica a pranzo spesso è momento di condivisione: arrosti, risotti, cotture al forno…

una domenica autunnale prevede coniglio arrosto con olive e pinoli ed erbe aromatiche, carciofi in padella con aglio, olio e prezzemolo fresco e per finire le patate schiacciate al forno, una vera delizia.

un pranzo di chiacchiere un pò più lungo del solito, concluso con un buon caffè spolverato di cannella

la giornata mi ha regalato ancora qualche raggio di sole così mi sono fatta due passi, 15 minuti circa, prima di rientrare e mettermi al lavoro

il risultato è una curva che si è alzata, lentamente, si è mantenuta un pò più alta del basale e poi è tornata a posto perché:

  • ho iniziato con i carciofi (fibre)
  • ho proseguito con il coniglio (proteine)
  • ho tenuto per ultime le patate (e che buone)
  • ho usato generosamente olio evo, un grasso buoni, vero, ma che rallenta il processo digestivo e quindi il rialzo della glicemia (mangiando solo carboidrati in genere la curva sale entro 30 minuti e poi scende in meno tempo, a meno che non stiamo parlando di soggetti con un metabolismo già alterato e/o diabetici)
  • ho fatto due passi dopo il pasto
  • ho mangiato serena 
  • mi sono gustata il buon cibo

 

misurare ci permette di avere dei dati su cui lavorare, di modificare e/o cambiare, di vedere cosa succede

ascoltare come ci sentiamo ci permette di entrare più in contatto con noi stessi e le nostre scelte

mettere insieme le due cose ci permette di raggiungere il nostro personale equilibrio

#bloodsugarqueen

Articoli Recenti