Meno nota di altri neuro ormoni, la leptina è favolosa!
(dal greco λεπτός, leptòs, cioè «snello»)
la LEPTINA è una molecola di segnale enormemente importante che ha a che fare con i ritmi circadiani, con il segnale di sazietà e di attivazione metabolica ed ormonale…
quando funziona bene la leptina permette al corpo di usare le proprie riserve di grassi e sfruttare al meglio i diversi nutrienti per trarne energia, di fare ormoni, di regolare l’immunità, gestire la termoregolazione, riparare e ripulire, modulare l’infiammazione
Prodotta dal tessuto adiposo la leptina arriva al capo (ipotalamo) a dare un messaggio di questo tipo: “SEI AL SICURO, VA TUTTO BENE, PUOI FARE QUELLO CHE VUOI AL 100%“
Leptina e insulina vanno a braccetto: l’insulina favorisce la produzione di leptina, la leptina a sua volta va ad inibire l’insulina, rimanendo in un buon equilibrio di regolazione dell’energia.
ps: se l’insulina è super stimolata rompe le scatole al segnale della leptina
Come esiste la resistenza insulinica esiste anche quella alla leptina. Pensate a tutte le cose belle che fa… ecco se c’è resistenza non le fa più!!!
I valori normali di riferimento sono ancora poco studiati, alcuni ricercatori danno un riferimento tra 7 e 10 ng/ml, nonostante sia da interpretare alla luce della composizione corporea delle persone e del momento in cui viene misurata.
Come ottimizzare la secrezione e funzione della leptina, quindi la regolazione della fame/sazietà e della gestione energetica/termoregolazione?
- Rispetto dei ritmi circadiani! La leptina è alta di notte insieme a melatonina e GH (non abbiamo fame) e si riduce con la luce ed il cortisolo (fame mattutina più che lecita)
- Esposizione alla luce naturale di giorno/notte
- Buona idratazione, magari di sorgente, bella in movimento (la disidratazione è uno STRESS fortissimo)
- Non farsi mancare la giusta quota proteica per avere gli aminoacidi essenziali vitali, consumare grassi buoni che apportano acidi grassi essenziali, stabili, non ossidati, veicolo di energia (oltre a fare tantissime altre cose tra cui formare le membrane cellulari e la mielina)
- Arricchire con prodotti stagionali e locali, cresciuti alla luce del sole e alle condizioni climatiche della zona = mangiando così ci nutriamo di informazioni dall’ambiente naturale, quindi reset circadiano, campi elettromagnetici, acqua strutturata
- Una buona colazione con proteine e grassi essenziali! Nel primo pasto della giornata la quota e qualità di carboidrati è estremamente soggettiva e non sempre necessaria.
- Evitare di fare spuntini per tenere una buona stabilità glicemica ed evitare l’insorgere di insulino resistenza (troppa insulina o insulina continuamente stimolata = alterazione del segnale della leptina)
- Evitare di restringere troppo la propria alimentazione e di fare lunghi digiuni frequentemente, piuttosto applicare un TRE (time restricted eating evitando di mangiare 3-4 h prima di andare a letto ed iniziare la colazione ad 1 h dal risveglio)
- Prediligere fonti di grassi buoni, locali: olio evo, olive, burro o ghee
- Mantenere una buona attività motoria giornaliera, muoversi spesso, esercizio fisico e allenamento MA non esagerare altrimenti il segnale è quello di stress e allarme! allenarsi è importante tanto quanto il recupero
- Dare stimoli termici con il freddo, ognuno con la propria gradualità, la leptina sarà necessaria a termoregolare – optare per stress termici NON SHIVERING, ovvero non dovete tremare senza trovare pace
Aggiungiamo a questo breve capitolo LEPTINA anche altri tasselli importanti che vanno a regolare i segnali di fame e sazietà, la scelta metabolica e l’equilibrio ormonale
LUCE ARTIFICIALE DI SERA/NOTTE ALAN – artificial light at night
Il cortisolo invece di scendere si alza, la glicemia ne va di conseguenza, la grelina prende il posto della leptina, quindi viene fame ad orari inopportuni.
il sonno peggiora, lo stress aumenta, il ritmo del cortisolo va in tilt (dal prelievo salivare in 4 tempi si può osservare la forma della curva e la sua alterazione rispetto al ritmo circadiano naturale), l’asse tiroideo ne risente tantissimo (ipo, iper-tiroidismo, forme di tiroidite autoimmune, forme subcliniche)
RITMI CIRCADIANI – RESISTENZA LEPTINICA
Quando si alternano completamente i segnali di sincronizzazione circadiana (luce artificiale, orario dei pasti, stress cronico…) la leptina va in tilt, secreta fuori fase cerca di tamponare il caos percepito aumentando la sua secrezione, ma in questo modo si arriva alla resistenza ormonale (un pò come con l’insulina)
CAMPI ELETTROMAGNETICI NON NATIVI (ovvero quelli non naturali diversi dai naturali di terra, acqua, suono, luce, aria, essere viventi)
Esiste una correlazione tra esposizione a campi magnetici “artificiali” e glicemia, emoglobina glicata e diabete, sindrome metabolica
Pensiamo a quanto tempo delle nostre giornate passiamo “connessi”, indoor, e senza vedere la luce naturale del sole… sigh!!!
Quindi non dimenticate di guardare il sole ogni volta che potete – al sorgere del sole, durante il giorno per ricevere i raggi UV, la sera al tramonto – stare scalzi e trovare un quadrato di terra o di superficie naturale su cui fare un pò di earthing o un bel ‘wood bath’ (ovvero bagno nel bosco) e mangiate bene – stagionale, locale, il più vicino a natura possibile, non processato o impacchettato
Quando mangiate qualcosa pensate a qual è l’origine di ciò che state per mettere in bocca:
- una pesca la trovate sull’albero come pesca
- una bistecca viene da un animale (ma lo sapete da quale parte viene?)
- un salume viene da un animale ma prima di arrivare sulla tavola viene lavorato con sale e aromi (e a volte purtroppo a”altro”) e stagionato
- una patata la cogliete dalla terra come patata
- una fetta di pane viene da un chicco che a sua volta è reso farina e poi lavorato con acqua, sale e pasta madre….
Vince la semplicità
anche se di tanto in tanto può esserci il piacere o la golosità – tuttavia quando il cibo è ricco, pieno di sapore e di nutrienti è gratificante al palato e alla gola!
una leptina ben funzionante è una chiave di accesso alla FLESSIBILITA’ METABOLICA, ma per arrivarci serve allenamento, acquisendo ABILITA’ METABOLICA
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