Cosa significa realmente flessibilità metabolica? qui la part1
Significa essere in grado di usare energia, in qualsiasi situazione a seconda di quanto è disponibile.
Quindi imparare ad usare bene i grassi per energia a lungo + imparare ad usare i carboidrati per energia e sprint e fornire le cellule glucosio dipendenti
Si!!! questo significa anche avere una buona sensibilità insulinica, perché l’insulina è quell’ ormone, quel segnale che dice alle cellule cosa fare, produrre energia (elettroni, H2O, ATP) o mettere da parte scorte (glicogeno e adipociti)
La dieta da sola è insufficiente (necessaria sì eh!!!! soprattutto puntando su cibo stagionale, locale, minimamente processato, estensivo)
Esempio: se elimino di carboidrati dalla dieta tutti diventerò meno abile ad usarli perché gli enzimi deputati al loro utilizzo ed i vari segnali metabolici ed ormonali sono down regolati (ovvero funzionano poco/nulla per il principio di efficienza, tengo attivo e funzionante ciò che mi serve)
Sarò certo abile ad usare i grassi… ma non andrò a migliorare la mia flessibilità metabolica
Ci saranno molti più acidi grassi liberi circolanti, molte più lipoproteine (HDL, LDL) circolanti per aumentare la disponibilità di energia da questi nutrienti
È sempre meglio? Non credo
Non andiamo a risolvere il problema di scarsa sensibilità insulinica, ma a togliere il trigger che la causa (necessario ma non sufficiente)
Accade lo stesso togliendo o riducendo ai minimi termini i grassi (sperando di usare benissimo i carboidrati ed essere insulino sensibile… perché non ci sono altri nutrienti energetici e/o perché si perde peso) si diventa dipendenti dall’assunzione di cibo, in particolare di carboidrati, aumentano i livelli di insulina e insulino resistenza, molto probabilmente se non si fa qualcosa si passa ad un pre diabete e ad avere ripercussioni endocrino metaboliche, infiammatorie, aumento di adipe, fame continua ed incapacità di stare a digiuno per poche ore. Che stress!
Non sarò in grado né di accedere alle riserve di grassi, né di usare quelli che consumo e al contempo non saprò nemmeno sfruttare efficientemente i carboidrati assunti = stress cellulare = allarme
Di nuovo tentativo di rimuovere il trigger senza risolvere il problema
Per raggiungere la flessibilità metabolica è necessario lavorare sullo sviluppo e sostegno muscolare, accrescendo il numero di mitocondri e rendendoli più efficienti
L’esercizio fisico è parte dell’essere umano: cardiovascolare, di forza, HIIT, di endurance, zone 2, di postura ed equilibrio, isometrico
Ogni forma di movimento è healthspan ovvero longevità in salute
Il muscolo ed i mitocondri sono sincronizzatori metabolici di carboidrati e grassi, il muscolo sotto sforzo intenso userà più glucosio, un muscolo allenato ad intensità medio bassa e a riposo userà più acidi grassi
Il muscolo è sede di stoccaggio di glicogeno (che viene gestito e usato grazie all’esercizio fisico non dipende molto dai carboidrati assunti come spiego qui)
Il muscolo è sede di turnover di trigliceridi, ovvero gli atleti hanno un flusso e ricambio di trigliceridi muscolari molto alto, il problema è quando i trigliceridi si accumulano ed infiltrano nel muscolo e rimangono lì fermi (sedentarietà)
L’esercizio fisico permette di aumentare la richiesta di energia (riduzione di ATP ed aumento di AMPK) = turnover dei mitocondri (mitofagia e mitocondriogenesi) = maggior performance metabolica
Quindi se voglio raggiungere la flessibilità metabolica devo rendere il mio essere umano efficiente, furbo, in grado di sfruttare ogni carburante energetico: ho fatto cenno a glucosio e acidi grassi, ma ci sono anche corpi chetonici, lattato.
Auspicando di mantenere gli aminoacidi per la sintesi proteica, di ormoni, neurotrasmettitori, organelli, componenti del sistema immunitario… e non usarli per produrre energia
Volete ancora diete di eliminazione???
Questo non significa rendere meno utili e necessari alcuni approcci dietetici, ma ogni scelta deve avere un obiettivo e ci possono essere più obiettivi con priorità diverse che non si escludono
Massima varietà e capacità energetica sulla soglia della tolleranza individuale
recupero muscolare in una giovane donna dopo un periodo stressantissimo di dieta di eliminazione e perdita di peso (muscolare = sarcopenia) non necessaria – ripresa di una buona gestione della glicemia e del profilo metabolico generale
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semplifichiamo le cose invece di complicarle:
- muoviamoci, alleniamoci, divertiamoci e facciamolo spesso
- giusta quota proteica, qui spiego perchè
- cibo più vicino a come natura lo propone, non processato, locale, stagionale, estensivo
i segnali di fame e sazietà miglioreranno, non avrete fame e bisogno di pensare di continuo a cosa mangiare tra un pasto e l’altro, le combinazioni saranno spontanee = libertà
eliminando il cibo finto, impacchettato, i segnali metabolici, inclusi GLP1, insulina, leptina, grelina troveranno equilibrio tra loro = semplicita‘
e quando si parla di essere umano efficiente e performante si parla anche di: ritmi circadiani, luce, frequenze elettro magnetiche naturali, ossigenazione, stimoli termici, sonno ristoratore, gestione dello stress cronico (maledetto!!!), relazioni sociali, amor proprio, mindset = questa è una visione complicata ma quella che voglio che riusciate a vedere
photo di copertina: adattamento a vita in baita in quota senza acqua calda e senza elettricità, reperibilità di cibo più vicina a più di 1 h di cammino = piena energia e benessere, tra i giorni più belli della mia vita