LEAN MASS HYPER RESPONDER

da | Apr 15, 2024 | Blog

Un profilo metabolico di cui si conosce ancora poco, ad oggi si è riusciti a capire un pò meglio la dinamica che si presenta in questi soggetti “magri” (scarsa adiposità) con BMI (indice di massa corporea) basso.

Questi soggetti non soffrono di ipercolesterolemia familiare, in seguito a dieta a basso contenuto di carboidrati (in alcuni studi si far riferimento a < 25 gr di carboidrati al giorno), si trovano con un profilo metabolico ed ormonale caratterizzato da: 

 

  • LDL alto > 190-200 mg/dl 
  • HDL alto > 80 mg/dl
  • TG bassi < 70 mg/dl 
  • Emoglobina glicata in genere bassa 
  • Insulina e leptina in genere basse 
  • Metabolismo basale in genere più alto 
  • Attività degli enzimi lipasi ormone sensibile e lipoproteinlipasi (il primo regola la lipolisi soprattutto a livello di tessuto adiposo, ma anche muscolare, il secondo il turnover delle lipoproteine) elevata per il rilascio e trasporto di grassi  

 

In aggiunta alcuni ricercatori riportano un livello di ormone tiroideo T3 più basso e una probabile influenza degli ormoni sessuali.

 

Il LIPID ENERGY MODEL spiega come in questi soggetti i grassi diventino il maggior substrato energetico e di conseguenza anche il “traffico” di questi grassi si fa più fitto. 

I grassi che arrivano al fegato vengono rimaneggiati e impacchettati in VLDL per essere veicolati alle diverse cellule che richiedono energia, nel loro tragitto subiscono un turnover che va ad incrementare LDL e HDL

Anche l’intestino produce da sé una piccola quantità di HDL per veicolare i grassi al fegato, così come i chilomicroni con la stessa funzione di veicolo, quindi c’è una maggior efficienza nell’assorbimento e nel veicolare i grassi assunti. 

 

Alzando nuovamente i carboidrati a 50-100 gr ma pur rimanendo sotto i 130 gr questi soggetti vedono il loro colesterolo LDL rientrare a valori migliori. 

 

Domande aperte: 

 

  • Esiste un rischio cardiovascolare aumentato per questi soggetti?
  • Quali fattori protettivi e preventivi mettere in atto? 
  • quali valutazioni strumentali e/o funzionali fare in ottica preventiva?
  • Può avere un senso ciclizzare il carboidrati? in che modo e con che frequenza?
  • Può avere un ruolo modificare la qualità dei grassi consumati? meno saturi a favore di monoinstaturi, MCT, omega 3:omega 6 in corretto rapporto?
  • che ruolo potrebbe avere il microbioma?
  • che ruolo potrebbe avere un determinato esercizio fisico?
  • alzare un pò i carboidrati ma lavorare con finestre di digiuno notturno più lunghe potrebbe aiutare in pazienti che hanno bisogno di un buon livello di chetosi a fini terapeutici?? 
  • È necessario intervenire con integrazioni o terapia farmacologica in soggetti che necessitano di seguire una dieta chetogenica per motivi terapeutici?
  • diverse soluzioni per donne o uomini? bambini, adulti o anziani?

 

 

The Lipid Energy Model: Reimagining Lipoprotein Function in the Context of Carbohydrate-Restricted Diets

 

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