DIABETE TIPO 2: DONNE vs UOMINI

da | Apr 14, 2024 | Blog

Ormai dobbiamo riconoscere e soprattutto ricordare che essere uomo o donna comporta una serie di differenze in termini di funzionamento, metabolismo, ritmicità, salute, fattori di rischio, diagnostica, decorso di una malattia, terapia, interazione sociale e socio, politico ed economica…

simili ma diversi… ad esempio la donna ha un ritmo mensile, l’uomo giornaliero, entrambi risentono anche del ritmo stagionale, gli ormoni che governano il ritmo biologico e cellulare non sono sovrapponibili  

Un recente articolo mette in luce la differenza di genere nel diabete di tipo 2:

  • è più frequente nelle bambine
  • in età adulta l’insorgenza è più tarda nella donna di una media di 3 anni
  • le donne spesso hanno valori di emoglobina glicata più bassi rispetto agli uomini, ma maggiore insulino resistenza periferica (si nota spesso nello stato post prandiale, io lo vedo con il sensore CGM)
  • gli uomini hanno glicemia a digiuno più alta indicazione di insulino resistenza epatica
  • la curva da carico sembra intercettare il diabete tipo 2 maggiormente nelle donne rispetto agli uomini i cui valori di glicemia a digiuno spesso sono alti e significativamente indicativi, ma il test da carico andrebbe valutato alla luce del peso e della composizione corporea, nonché volume ematico del soggetto (non sempre a tutti 75 gr di glucosio)
  • le donne hanno maggiori complicanze macrovascolari e tromboemboliche
  • gli uomini hanno maggiori complicanze microvascolari e periferiche
  • le complicanze sono più precoci ed aggressive nell’uomo
  • le complicanze insorgono soprattutto dopo la menopausa nella donna (in particolare cardiovascolari)
  • alcuni farmaci agiscono meglio nell’uomo che nella donna e viceversa e così la terapia con insulina
  • la terapia ormonale con testosterone nell’uomo riduce il rischio di sviluppare diabete tipo 2
  • la terapia ormonale nella donna va valutata tra rischio e beneficio, da un lato riduce il rischio di diabete tipo 2, dall’altro aumenta il rischio di eventi trombotici (l’articolo fa riferimento alla terapia ormonale sostitutiva tradizionale, non menziona quella bioidentica che potrebbe aprire nuovi scenari)
  • le differenza di genere coinvolgono anche l’uso dei substrati energetici, la distribuzione, la tipologia e la funzione di tessuto adiposo e muscolare, i livelli di infiammazione, il rischio cardiometabolico

 

A partire da bimbe e bimbi, in ogni fase di vita (ancora più se i nostri ormoni sono un bel caos) facciamo prevenzione fin dai fattori di rischio evitando sedentarietà, junk food, junk light, sovrappeso ed obesità, fumo, alcol, bevande, oli polinsaturi raffinati, cibo da agricoltura o allevamento intensivo, notti svegli davanti al cellulare, giornate intere dietro uno schermo, eccessivo tempo speso indoor…

costa fatica (soprattutto in un ambiente che ci circonda come quello di oggi)  prendersi cura della propria salute, almeno all’inizio, ma la fatica viene ripagata dallo svegliarsi ogni giorni con il sorriso

ma ci si può anche divertire

Sex differences in type 2 diabetes: an opportunity for personalized medicine

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