Digiuno: chi no

da | Giu 2, 2020 | Blog

Ho scritto recentemente alcuni articoli sul digiuno qui, qui e qui.

Ci tengo a precisare che ci sono alcune condizioni e/o soggetti che non possono applicare quanto indicato come digiuno breve.

gravidanza e allattamento
soggetti sottopeso o con uno stato di malnutrizione più o meno grave
soggetti che soffrono di disturbi alimentari
presenza di patologie (epatiche, renali, cardiache, genetiche/metaboliche…)
soggetti sottoposti a terapia farmacologica (a meno che il medico non sia in accordo, molta attenzione a chi assume farmaci anti ipertensivi o ipo glicemizzanti o diuretici)
atleti di alto livello nei periodi di competizione/gara (se viene usato il digiuno in altre fasi della preparazione o allenamento è importantissimo il timing dell’esercizio in relazione alla finestra di alimentazione)
soggetti insicuri, spaventati, fragili, che tendono a dimenticare le cose (come ad esempio bere)… se non vi sentite pronti o se siete troppo spaventati dall’idea di allungare il digiuno notturno, ci sono altre vie per ottenere i benefici desiderati, oppure vi sarà utile seguire un percorso molto più graduale
soggetti altamente stressati che rischierebbero di vivere il digiuno come ulteriore fonte di stress. anche in questo caso è più utile un approccio graduale, migliorare la condizione di partenza, alleviare lo stress psico-fisico per poi scegliere come e quando sperimentarsi.

no one size fits all
non c’è una soluzione che possa andare bene per tutti
e soprattutto non bisogna fossilizzarsi su un unico piano o protocollo dietetico, c’è molto altro per raggiungere benessere e salute (sonno, stress, stare all’aperto, respirare, esercizio fisico, ridere, cantare, disegnare, ovvero prendersi cura!)

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